Descrizione
Gli imponenti resti della Fortezza di Baratuli, sorta su tracce insediative risalenti all’Età del Bronzo-Ferro, sono compresi in uno schema planimetrico esagonale. Venne costruita per conto dei Giudici di Cagliari intorno alla metà del XII secolo, e nel 1265 venne ceduta da Mariano de Bas alla famiglia dei Della Gherardesca – Conti di Donoratico, antica e nobile famiglia toscana. La distruzione della struttura avvenne ad opera degli stessi Pisani nel 1308.
Degli scavi risalenti al 2011/2012 hanno mostrato come al di sotto dei resti del castello, si identifichino storie di vita molto più antiche di quanto testimoniato dai resti monumentali ancora visibili, riconducibili all’Età nuragica.
L’intera sequenza stratigrafica conserva, seppure con ampie cesure, le tracce di una lunga frequentazione iniziata con l’Età nuragica e conclusasi con l’abbandono dell’insediamento nei primi decenni del XIV secolo, così come documentato dalle fonti e dai reperti finora rinvenuti. Nel 1454, il castello distrutto con il vicino villaggio spopolato di Baratuli, già proprietà di Michele Ferrer, fu acquistato dal feudatario di Monastir Pietro Bellit.
Degli scavi risalenti al 2011/2012 hanno mostrato come al di sotto dei resti del castello, si identifichino storie di vita molto più antiche di quanto testimoniato dai resti monumentali ancora visibili, riconducibili all’Età nuragica.
L’intera sequenza stratigrafica conserva, seppure con ampie cesure, le tracce di una lunga frequentazione iniziata con l’Età nuragica e conclusasi con l’abbandono dell’insediamento nei primi decenni del XIV secolo, così come documentato dalle fonti e dai reperti finora rinvenuti. Nel 1454, il castello distrutto con il vicino villaggio spopolato di Baratuli, già proprietà di Michele Ferrer, fu acquistato dal feudatario di Monastir Pietro Bellit.